SCHIAVONE, LuisaLuisaSCHIAVONE2020-02-112020-02-1120150390-1106http://hdl.handle.net/20.500.12386/23058Il lavoro ricostruisce la vita di Giulio Bemporad, astronomo e matematico che nel 1938 fu colpito dalle leggi razziali e dovette abbandonare il suo impiego presso l'Osservatorio astronomico di Torino. Alla fine del 1938, a seguito dell'espulsione cominciò a collaborare con le organizzazioni di soccorso ebraiche diventanto prima delegato del Comasebit (Comitato di Assistenza per gli Ebrei in Italia) e quindi, dopo lo scioglimento del Comasebit, delegato della Delasem, continuando il suo instancabile lavoro a favore dei profughi ebrei. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la nascita della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista del nord Italia, la Delasem venne sciolta ed entrò in clandestinità. Giulio e sua sorella Giselda riuscirono a salvarsi dalla deportazione, probabilmente trovando rifugio nelle campagne, finché nel 1944 approdarono a Roma dove fu incaricato di presiedere l'Ufficio Palestinese Centrale, che aveva il compito di organizzare l'emigrazione degli ebrei italiani verso la terra d'Israele. Morì a Roma il 9 luglio 1945.STAMPAitOltre l'astronomia, la vita: Giulio Bemporad e l'assistenza ai profughi ebreiArticle10.1400/232273https://www.libraweb.net/articoli.php?chiave=201508802&rivista=88