Tullio Levi-Civita e Bruno Rossi. Due eccellenze ripudiate dall'Italia fascista
Journal
Date Issued
2015
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Abstract
L'articolo racconta l'isolamento sociale e culturale subiti dal matematico italiano Tullio Levi-Civita (1873-1941) e dal fisico Bruno Rossi (1905-1993), in seguito alla promulgazione delle leggi razziali del 1938, supinamente accettate da gran parte della borghesia italica e dalla quasi totalità della comunità scientifica italiana, anche quella astronomica. Entrambi vittime, dunque, anche se in momenti diversi della loro carriera accademica: il primo a sessantacinque anni, dopo una vita dedicata alla ricerca e alla scienza e dopo aver portato lustro e onore alla matematica italiana nel mondo. Il secondo, invece, proprio nel pieno della sua maturità sia come fisico sia come cattedratico, nel momento in cui stava dando alla fisica padovana una svolta radicale, risvegliandola da un torpore decennale e indirizzandola verso l’eccellenza internazionale.
Volume
41
Issue
2
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42
Issn Identifier
0390-1106
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restricted
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